Roma spogliata

Luca Barbarossa (1981)
(da Maria)

Testo della canzone

Dab di di di da Dab da da da da
Quell'inverno l'odore di caffč negli autobus era di rito
e la pioggia non cadeva gił per caso nč per gioco
nei cinema Hollywood cantava la nostalgia un po' bagnato
guardavo per la strada la gente mia.
Roma puttana quattro dischi, un gatto, una serata strana.
Roma spogliata dei suoi tanti amori, dei suoi vecchi fiori
Roma fatata lasciami cantare una serenata
Nelle macchine appannate dai discorsi sul carnevale
i bambini disegnavano spauriti i loro cuori
e i tedeschi vestiti come al mare
fan tremare le signore coperte di animali sempre pił rari.
Roma venduta per due soldi a una vecchia americana
Roma nascosta sotto il fumo nero dei nostri cannoni
Roma incantata, lasciami suonare una serenata Quell'inverno,
quell'inverno se la mente non m'inganna era d'estate chiama i giri che le quattro anche stanotte sono arrivate.
Roma sorella quante volte son partito e ritornato Roma mia madre,
occhi tristi che non m'hanno abbandonato.
Roma svampita, calze a rete tacchi a spillo e un po' di vita
Roma ingannata dai suo tanti amori, dai suoi vecchi fiori
Roma stregata, lasciami cantare una serenata
Roma spogliata lasciami cantare una serenata.
Dab di di di da Dab da da da da Dab di di di da Dab da da da da


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